Il Decreto Sostegni-ter (Decreto Legge. n. 4/2022) ha introdotto per le imprese (ed altri enti e operatori) misure di sostegno - connesse all’emergenza da COVID-19 e agli aumenti dei prezzi nel settore dell’energia - sottoforma di credito d’imposta calcolato sulle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel 2022.
A questo proposito, infatti, sempre qui sul nostro blog abbiamo dedicato un approfondimento al credito d’imposta sulla spesa della componente energia elettrica per le imprese energivore e non energivore.
In questo post, invece, vedremo insieme come funziona il credito d’imposta sulla spesa della componente gas: quali sono le imprese che possono beneficiare del credito di imposta? A quanto ammonta? Come accedere all’agevolazione? Qual è la differenza tra imprese potenzialmente gasivore e non gasivore?
Facciamo chiarezza!
Cosa vuol dire imprese potenzialmente gasivore e che differenza c’è con le imprese potenzialmente non gasivore?
Vengono chiamate “imprese gasivore” quelle aziende caratterizzate da un forte consumo di gas naturale per scopi produttivi.
Per essere considerata “potenzialmente gasivora” un’impresa deve:
- possedere un ATECO prevalente che compare nell’allegato 1 del decreto gasivori
- aver consumato nel trimestre solare dell’anno 2022 considerato un quantitativo di gas naturale, per usi energetici al netto dei consumi per usi termoelettrici, non inferiore al 25% del volume di gas naturale indicato all’articolo 3 - comma 1 del decreto gasivori (ovvero non inferiore a 23.646 mc)
Le imprese non potenzialmente gasivore, invece, non presentano i requisiti appena elencati.
Credito d’imposta 2022 gas naturale: a chi spetta?
Per accertare i requisiti necessari per accedere al credito di imposta sulla spesa della componente gas naturale bisogna verificare che:
il valore dell’indice MI-Gas nel trimestre 2019 abbia avuto un incremento di almeno il 30% rispetto al valore di tale indice nel trimestre antecedente a quello preso in esame (condizione verificata).
Il credito d’imposta potrà essere calcolato sommando gli importi addebitati alla voce spesa della componente energia nelle fatture emesse per le competenze relative al trimestre 2022 in esame e riguardanti i consumi effettivi.
Come si può utilizzare il credito d’imposta per il gas naturale?
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile Irap ed è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
Entro che data si può richiedere il credito d’imposta per il gas naturale?
I crediti d'imposta si richiedono in compensazione tramite F24 entro il 31/12/2022 relativamente ai primi due trimestri del 2022 ed entro il 31/03/2023 per il terzo trimestre e per i mesi di ottobre e novembre 2022.
Credito d’imposta per il gas naturale: cosa può fare Sinergia per la tua impresa?
Sinergia Consulting mette a disposizione i dati di costo aggregati per tutti i contatori che hanno attivo il servizio di controllo fatture per i periodi richiamati dalla normativa sul credito d’imposta, ovvero da gennaio 2019.
Nella sezione “Credito d’imposta” dell’area riservata del nostro sito diamo la possibilità di visualizzare la situazione aggiornata sulla base delle fatture emesse; il conteggio del credito è costantemente aggiornato e verificato.
Se le verifiche sono già state ultimate per l’intero periodo o per una parte di esso, nella riga relativa al periodo considerato sarà presente un’icona che permetterà il download di un file Excel contenente tutte le informazioni necessarie.
Cosa posso fare se avessi bisogno di una dichiarazione e/o di un consulto?
Per approfondimenti contattaci! Provvederemo ad attivare un servizio apposito di Sinergia Consulting che verrà quotato ad hoc.