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14 Settembre 2017

Mobilità elettrica e tecnologie per la ricarica: un’opportunità da cogliere in anticipo

La mobilità elettrica è fuor di dubbio una delle innovazioni maggiori dell’ultimo decennio: nei prossimi anni ci si attende una profonda trasformazione del mondo dell’auto.

Perché questa trasformazione?

Dopo l’entrata in vigore a livello europeo del “Piano 20-20-20” con la Direttiva 2009/29/CE, del Regolamento 2009/443/CE che fissa al 2021 livelli di emissione per il parco auto europeo molto stringenti e a seguito degli importanti Accordi Internazionali sul Clima (COP 21 di Parigi), molte delle principali case automobilistiche si stanno rincorrendo tra dichiarazioni e presentazioni di nuovi modelli di auto elettriche, spinte anche dalle politiche di incentivazione messe in campo da molti Stati (Cina ed Europa in primis) e dalla consapevolezza che il mercato mondiale dell’auto si sta spostando in quella direzione.

Mobilità elettrica vuol dire: auto elettrica da un lato e infrastruttura di ricarica dall’altro.

Per quanto riguarda il primo aspetto, importanti vantaggi possono essere tratti nel suo utilizzo rispetto all’uso di un’auto tradizionale. In primis i bassi costi di manutenzione ed esercizio del mezzo, il mancato pagamento del bollo nei primi 5 anni di circolazione e una riduzione del 75% negli anni successivi, il costo dell’assicurazione più basso rispetto agli standard tradizionali, il costo del “combustibile” fino al 70% in meno di una alimentazione a benzina (confrontando auto di pari categoria) nonché importanti benefici ambientali grazie all’annullamento delle emissioni climalteranti locali. È pur vero che i costi iniziali di acquisto sono ancora mediamente alti.

Per quanto riguarda l’infrastruttura di ricarica, invece, non essendo ad oggi ancora capillarmente distribuita sul territorio italiano, il nostro Paese è accusato di forti ritardi da ogni parte. Infatti, ad oggi, sul territorio nazionale sono presenti circa 1/10 delle colonnine installate nel Paese europeo più virtuoso (Paesi Bassi) e complessivamente 1/5 considerando la media europea. Il gap è ancora enorme, tuttavia qualcosa sembra muoversi: il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nei mesi scorsi ha approvato l’accordo di programma con le Regioni che prevede lo stanziamento di 72,2 milioni di euro per la realizzazione della rete infrastrutturale nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici (in ottemperanza a quanto indicato nel P.N.I.R.E. (Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica di veicoli alimentati ad Energia elettrica). Inoltre, altri 50 milioni di euro sono già stanziati e pronti per essere spesi.

Quali strade e quali opportunità possono emergere?

Per il settore industriale, il dotarsi di un’auto elettrica, oltre ai vantaggi economici dei bassi costi di esercizio e alla sostenibilità ambientale, ha anche opportunità legate allo sfruttamento di tale scelta come mezzo di marketing, usando lo strumento come vantaggio commerciale e veicolando ai propri Clienti il messaggio di un’azienda sensibile dotata di una vision proiettata alla sostenibilità e al futuro. Tutto questo, tenendo presente alcuni aspetti: l’utilizzo dell’auto elettrica è oggi possibile se le percorrenze giornaliere medie sono inferiori ai 200-300 km/giorno e i percorsi frequentati sono entro un raggio tale da poter riportare in azienda l’auto per la ricarica serale (a meno di utilizzare punti di ricarica pubblici). In ogni caso, opportuna sarebbe la dotazione in azienda di una colonnina per la ricarica elettrica da almeno 3,7 kW, potenza che permetterebbe una ricarica completa in una notte. Viceversa, optando per una colonnina fast da 22 kW, il mezzo potrebbe essere ricaricato completamente nel giro di una o poche ore (a seconda della capacità della batteria da ricaricare).

Per il settore alberghiero, più che parlare di auto elettrica, sarebbe opportuno puntare l’attenzione sull’infrastruttura di ricarica. Approfittando delle carenze infrastrutturali a livello nazionale, l’installazione di una o più colonnine all’interno della propria struttura alberghiera potrebbe essere una strategia vincente per attrarre nuovi clienti, in modo particolare provenienti dall’estero, dove le auto elettriche in circolazione sono dalle 10 alle 20 volte in più delle nostre. Solo per fare un esempio: in Italia circolano ad oggi poco meno di 6.000 auto tra elettriche pure e plug-in, contro le 73.000 della Germania, 84.000 della Francia, 112.000 dell’Olanda e 113.000 della Norvegia. L’installazione di una colonnina, unitamente all’utilizzo di un software adeguato, permetterebbe di avere una costante profilazione degli usi e consumi del Cliente finale, tracciandone abitudini e comportamenti. Inoltre, sarebbe possibile gestire da remoto e telecontrollare la colonnina, sia prevenendo eventuali malfunzionamenti attraverso specifici alert sia creando opportuni report che, attraverso la loro analisi, diano la possibilità di studiare e creare nuove strategie di marketing per attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli acquisiti.

 

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