È entrato in vigore il cosiddetto decreto Cura Italia dal titolo Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19“.
La manovra, definita anche “decreto Marzo”, mette in campo circa 25 miliardi di euro con l’obiettivo di mobilitare 350 miliardi di finanziamenti complessivi, dando un sostegno alla liquidità per famiglie, imprese e lavoratori.
Analizzando il Decreto è stato chiaro da subito che mancano all’appello alcune norme importanti e necessarie per i cittadini. Diversamente da quanto annunciato precedentemente non è contenuta alcuna norma sulla sospensione del pagamento delle bollette relative al servizio elettrico, del gas e idrico. Eppure, negli scorsi giorni c’erano state molte voci e qualche annuncio politico sulla possibilità di permettere agli italiani di non pagare le utenze, in considerazione anche dell’ovvietà che stare più a casa significa consumare di più.
DI SEGUITO LE MISURE ATTIVE:
- Sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti fino al 30 aprile solo per i comuni dell’originaria “zona rossa” (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vo’). L’Arera dovrà quindi fissare con suoi provvedimenti la sospensione temporanea fino alla fine di aprile dei termini di pagamento delle fatture e degli avvisi di pagamento emessi o da emettere. L’Autorità dovrà poi disciplinare le modalità di rateizzazione delle fatture e degli avvisi di pagamento sospesi.
- L’Arera rinvia dal 10 marzo al 3 aprile le procedure di distacco per i clienti morosi: per le bollette elettriche, la misura riguarda tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200mila Smc.
- L’Arera sospende i procedimenti di blocco delle forniture: tutti coloro che non hanno provveduto a pagare la somma dovuta di bollette di luce e gas, scaduto il periodo di sospensione dovranno ugualmente saldare i loro conti.
- Alcune Società di vendita hanno mostrato la disponibilità a valutare eventuali proroghe per i pagamenti previsti delle bollette. Si tratta naturalmente di misure temporanee in virtù dell’emergenza da coronavirus. A muoversi in tal senso sono state finora Acea, A2A, Iren e Hera.
LE RICHIESTE GIÀ AVANZATE ALLE AUTORITÀ COMPETENTI:
- Federconsumatori chiede, per quanto riguarda le bollette dell’elettricità, di utilizzare le somme accantonate con il pagamento dei salati oneri di sistema da parte dei cittadini.
- Illumia, Wekiwi, Gas Sales, Bluenergy, Utilità, Enegan, Vivigas, Gold Energy, Enerpartner, Openlogs e diverse altre società, chiedono “urgentissimi provvedimenti dell'Arera, del Mise e del Mef” per garantire “simmetria dei comportamenti nel mercato energetico sulla evidenza documentale dei danni finanziari che stanno per bloccare il mercato stesso". Le dichiarazioni del governo e dell'Arera di questi giorni sulla moratoria del pagamento delle bollette, hanno infatti creato una reale aspettativa che induce moltissimi consumatori a rinviare i pagamenti in scadenza, ritenendosi in ciò legittimati. Si mette così a repentaglio un intero settore dal momento che le Società di vendita si trovano, in questi giorni, a effettuare pagamenti “a monte” per il mese di febbraio già sapendo che ci saranno rilevantissimi insoluti nei pagamenti che i clienti dovranno fare in marzo.